Olio di Cbg: quello che devi sapere su una sostanza molto preziosa per il benessere

E’ stato appurato quanto il Cbg sia addirittura più potente del Thc nel diminuire e lenire il dolore. Questa intuizione è stata perfezionata e confermata successivamente da studi condotti a livello universitario, tra cui quello del 2010 portato avanti dall’Università di Aberdeen, nel Regno Unito, e pubblicato dal British Journal of Pharmacology, che ha dimostrato quanto il CBG sia un agonista dei recettori adrenergici.

Il glaucoma è una patologia che colpisce l’occhio, aumentandone pericolosamente la pressione interna, con conseguenze anche molto gravi. Per l’azione dell’olio di Cbg sul glaucoma esistono diversi studi che provano come questo porti ad una notevole diminuzione della pressione intraoculare. Uno su tutti, lo studio dell’Università del West Virginia, portato avanti negli anni ’90. La ricerca fu portata avanti sui gatti, ma gli effetti si sono visti successivamente anche sugli esseri umani.

L’utilizzo di olio di Cbg sembra avere effetti molto positivi anche contro le infiammazioni intestinali. Lo studio che conferma questo dato risale al 2013, quando il Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Napoli decise di analizzare gli effetti del Cbg sui topi. I risultati sono stati sorprendenti:nei topi il CBG ha infatti debilitato la colite. Questo ha portato all’avvio di una sperimentazione dell’utilizzo del Cbg anche in patologie come colite ulcerosa e Morbo di Chron.

Assumere olio di Cbg potrebbe, nel tempo, prevenire la formazione di neoplasie e tumori. Il condizionale è d’obbligo ma molte ricerche sono attive in questo campo. Uno studio del 2014 portato avanti dall’Università di Napoli Federico II ha studiato nello specifico gli effetti sulla carcinogenesi nella regione del colon, con effetti significativi. La stessa sostanza, inoltre, contribuisce all’inibizione dell’ossidazione cellulare, con una protezione genetica garantita. Tuttavia, non vi sono ancora dati certi per poter dire con certezza che il Cbg sia la cura contro i tumori.

Risale al 2015 una ricerca portata avanti dall’Università di Madrid e pubblicata da Pubmed e dalla rivista internazionale Neurotheurapeutics sugli effetti del Cbg sull’apparato neurovegetativo. Lo studio, in particolare, si concentrava sulla malattia di Huntington, e nei topi ha dimostrato quanto i sintomi possano diminuire con la somministrazione di Cbg.

Un valido aiuto contro ansia, stress e stati depressivi arriva proprio dall’olio di Cbg, che rispetto all’olio di Cbd risulta meglio tollerato. In realtà la sua azione avviene per inibizione di un neurotrasmettitore, il Gaba o acido gamma-amminobutirrico. I risultati investono i muscoli e la psiche, con un generale rilassamento, oltre che una generale diminuzione del dolore. Risultati si sono visti anche per una terapia contro la depressione, in particolare dopo una ricerca portata avanti dall’Università del Mississippi, Usa, che ritiene questa sostanza davvero promettente in questo settore.

L’olio di Cbg concentrato ha mostrato di essere un vero e proprio alleato nella lotta contro la psoriasi, e in generale contro le principali patologie cutanee, soprattutto quando causate da funghi e batteri. In questo può essere paragonato al Cbd, che ha effetti simili. Ciò si deve alla capacità antinfiammatoria, anche a livello locale, che tutti i fitocannabinoidi possiedono.